Ovvero, sto leggendo il libro su Myst (vedere nella bibliografia e prossimamente nella recensione apposita) e noto che l'interesse per il titolo, almeno tra gli ogisti, pare essere inversamente proporzionale alla fama relativa. [...] Il fatto è che i giochi di tipo myst anche se hanno una visuale simile a quella reale sono molto legati nei movimenti e quindi causano un'effetto di straniamento; nei giochi in 2d, partendo già dal presupposto che li vivi come un "film" la "sospensione" viene più naturale.
Leggi ancora.
Etichette: avventure grafiche, francesco, myst, ogi, prima persona